L’organizzazione spaziale della città

SISTEMI URBANI

GLI SCHEMI DI ORGANIZZAZIONE URBANA[1]

Teorie e metodi per l'analisi dei sistemi territoriali e urbani

Appunti delle lezioni del corso di Analisi dei sistemi urbani e territoriali C.

Prof. Ferdinando Semboloni

In pratica l'organizzazione urbana è normalmente fatta di una zona centrale in ci si raggruppano tutti le attività più importanti, cioè amministrative, servizi finanziari, commerci importanti etc. Una zona intorno in cui si ha residenza mista a servizi, una zona periferica con abitazioni di medio-basso livello spesso mescolata ad attività industriali e una zona di edilizia semi intensiva. Gli uffici che non hanno esigenze di contato con i clienti ma svolgono attività amministrativa tendono a localizzarsi in periferia dato che la rendita è inferiore. La viabilità che si organizza intorno al centro urbano con tangenziali tende a creare accessibilità lungo l'anello periferico. Questa accessibilità nuova crea in sostanza una nuova centralità che attrae esercizi commerciali con grandi spazi e che possono essere raggiunti esclusivamente con l'auto privata. Questo crea centri le strip, e larghe con grandi esercizi commerciali ai lati, disposti linearmente.

L'organizzazione urbana è stata teorizzata in varia maniera, specialmente nei primi studi sulla organizzazione urbana che si devono alla cosiddetta scuola ecologica di Chicago.

Nello schema più semplice la città si organizza per cerchi concentrici. Un centro amministrativo e di servizi, la zona di transizione, la zona periferica e quella suburbana. Questa organizzazione si presenta distorta dalla viabilità che crea una diversa accessibilità (Figura 10.11).

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Figura 10.11: La organizzazione concentrica delle zone urbane.

Un ulteriore schema è quello per settori. Le differenze si concentrano in settori a causa della viabilità (Figura 10.12).

\begin{figure}\begin{center}\resizebox {7cm}{!}{\includegraphics*{i31/setzon.eps}}\end{center}\end{figure}

Figura 10.12: La organizzazione per settori delle zone urbane.

Infine lo schema policentrico e per aggregazione che è quello che si ottiene sostanzialmente quando elementi simili tendono a raggrupparsi. (Figura 10.13).

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Figura 10.13: Organizzazione per zone omogenee.

Non bisogna dimenticare che, come accennato precedentemente la teoria dei luoghi centrali può essere applicata all'interno della città. Difatti è facile riconoscere una organizzazione dei centri commerciali e di servizio all'interno della città che è simile a quella della teoria dei luoghi centrali anche se tende ad essere modificata dalla grande distribuzione la quale cerca luoghi facilmente accessibili col mezzo privato e quindi localizzati in aree a bassa densità purché connesse alla grande viabilità.

NOTE


[1] Tratto da: http://e-prints.unifi.it/archive/00000012/00/node102.html.