Karl Marx: Grundrisse della critica dell'economia politica

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3 Il Capitale/Appendice I

 
3

IL CAPITALE

  3.1. IL DENARO COME CAPITALE
   

3.1.1

Scambio semplice. Rapporti come individui che scambiano. Armonie di uguaglianza, di libertà ecc. (Bastiat, Proudhon).

  3.2. PROCESSO DI PRODUZIONE DEL CAPITALE
   
3.2.1

Capitale. Somma di valore. Proprietà fondiaria e capitale. Il capitale proviene dalla circolazione. Contenuto: il valore di scambio. Capitale commerciale, capitale monetario e interesse monetario, La circolazione presuppone un processo diverso. Movimento tra estremi presupposti.

3.2.2

Passaggio dalla circolazione alla produzione capitalistica. Capitale come lavoro oggettivato ecc. Somma di valori per la produzione di valori.

3.2.3

I. La circolazione e il valore di scambio da essa risultante sono il presupposto del capitale.

3.2.4

Il. Il valore di scambio risultante dalla circolazione si presuppone ad essa, vi si conserva e moltiplica mediante il lavoro.

3.2.5

Prodotto e capitale. Valore e capitale. Proudhon.

3.2.6

Capitale e lavoro. Valore di scambio e valore d’uso per il valore di scambio. Denaro e suo valore d’uso (lavoro), in questo rapporto, come capitale. Automoltiplicazione del valore come suo unico movimento. A proposito della frase: nessun capitalista impiega il suo capitale senza trarne un profitto. Capitale come lavoro oggettivato dal punto di vista del contenuto materiale. Il lavoro vivo produttivo (che cioè conserva e aumenta il valore) come sua antitesi. Lavoro produttivo e lavoro come prestazione, Lavoro produttivo e improduttivo. A. Smith ecc. Il ladro nel senso di Lauderdale et lavoro produttivo.

3.2.7

I due diversi processi nello scambio del capitale col lavoro. (Qui ciò che è scambiato col capitale rientra esso stesso, col suo valore d’uso, nella determinazione economica formale ecc.).

3.2.8

Capitale e proprietà fondiaria moderna. Wakefield.

3.2.9

Scambio tra capitale e lavoro. Salario a cottimo. Valore della capacità lavorativa. Partecipazione solamente quantitativa dell’operaio salariato alla ricchezza generale. L’equivalente dell’operaio è il denaro. Quindi di fronte al capitale egli è un uguale. Ma lo scopo del suo scambio è la soddisfazione del suo bisogno. Per lui il denaro è soltanto un mezzo di circolazione. Il risparmio, l’astinenza, come mezzi di arricchimento dell’operaio. Mancanza di valore e svalutazione dell’operaio come condizione del capitale.

3.2.10

Il capitale, di fronte all’operaio, è soltanto un potere oggettivo, privo di valore personale. Differenza dalla prestazione. Scopo dell’operaio, nello scambio col capitale, è il consumo. Deve ricominciare continuamente da capo: lavoro come capitale dell’operaio. (Capacità lavorativa come capitale!) Il salario non è produttivo.

3.2.11

Lo scambio tra capitale e lavoro rientra nella circolazione semplice, e non arricchisce l’operaio. La separazione tra lavoro e proprietà è il presupposto di questo scambio. Lavoro: povertà assoluta come oggetto, possibilità generale della ricchezza come soggetto. Di fronte al capitale sta il lavoro, senza una determinatezza particolare.

3.2.12

Il processo di lavoro assunto nel capitale (capitale e capitalista).

3.2.13

Processo di produzione come contenuto del capitale. Lavoro produttivo e improduttivo (lavoro produttivo - che produce capitale). L’operaio si riferisce al suo lavoro come ad un valore di scambio, il capitalista come ad un valore d’uso. Egli si priva del lavoro come forza produttiva di ricchezza. (Il capitale se l’appropria come tale). Trasformazione del lavoro in capitale ecc. Sismondi, Cherbuliez, Say, Ricardo, Proudhon ecc.

3.2.14

Processo di valorizzazione. (Costi di produzione). Impossibilità di spiegate il surplusvalue attraverso lo exchange. (Ramsay, Ricardo). Il capitalista non può vivere del suo salario ecc. (Spese improduttive). La semplice autoconservazione del valore, la sua moltiplicazione, contraddice alla natura del capitale.

3.2.15

Il capitale entra nei costi di produzione come capitale. Capitale fruttifero. Proudhon.

3.2.16

Plusvalore. Tempo di lavoro supplementare. Bastiat sul sistema salariale. Valore del lavoro. Come si determina? Autovalorizzazione è autoconservazione del capitale. Il capitalista non può vivere semplicemente del proprio lavoro ecc. Condizioni per la autovalorizzazione del capitale. Tempo di lavoro supplementare ecc. Fino a quali limiti il capitale è produttivo (come creatore di pluslavoro ecc.) è solo un fatto storico-transitorio. I liberi negri della Giamaica. La ricchezza come entità autonoma richiede lavoro schiavistico o lavoro salariato (in entrambi i casi è lavoro coercitivo).

3.2.17

Plusvalore. Ricardo. I Fisiocratici. A. Smith. Ricardo.

3.2.18

Plusvalore e produttività. Rapporto tra il loro aumento. Risultato. Produttività del lavoro è produttività del capitale. Quanto più il lavoro necessario è già diminuito, tanto più difficile diventa la valorizzazione del capitale - Sull’aumento del valore del capitale.

3.2.19

Il lavoro non riproduce il valore del materiale su cui lavora e dello strumento con cui lo lavora. Esso conserva il loro valore semplicemente per il fatto che nel processo lavorativo esso si riferisce loro come alle sue condizioni materiali. Questa forza vivificatrice e conservatrice non costa nulla al capitale; anzi si rivela come forza del capitale stesso ecc.

3.2.20

Tempo di lavoro supplementare, assoluto e relativo. Non è la quantità del lavoro vivo, ma la sua qualità di essere lavoro, quella che conserva nello stesso tempo il tempo di lavoro già esistente nel materiale ecc. La modificazione di forma e materia nel processo di produzione immediato. Nel processo di produzione semplice è implicito che i precedenti livelli di produzione vengano conservati dai successivi ecc. Conservazione del vecchio valore d’uso da parte del nuovo lavoro ecc. Processo di produzione e processo di valorizzazione. La quantità di lavoro oggettivato viene conservata in quanto, a contatto col lavoro vivo, viene conservata la sua qualità di valore d’uso per un nuovo lavoro. Nel processo di produzione reale la separazione del lavoro dalle sue condizioni di esistenza oggettiva è soppressa. Ma in questo processo il lavoro è già incorporato nel capitale ecc.: si presenta come forza di autoconservazione del capitale. Perpetuazione del valore.

3.2.21

Il capitalista ottiene gratis il plusvalore e la conservazione del valore del materiale e dello strumento. Il lavoro, aggiungendo nuovo valore a quello vecchio, nello stesso tempo conserva ed eternizza quest’ultimo. La conservazione dei valori del prodotto non costa nulla al capitale. Attraverso l’appropriazione del lavoro presente, il capitalista possiede già una polizza sulla (e rispettiva alla) appropriazione di lavoro futuro.

3.2.22

Confusione tra profitto e plusvalore. Falso calcolo di Carey. Il capitalista, oltre a non pagare all’operaio la conservazione del vecchio valore, pretende addirittura una remunerazione per il permesso che gli dà di conservare il vecchio capitale. Plusvalore e profitto ecc. Differenza tra consumo dello strumento e consumo del salario. Il primo viene consumato nel processo di produzione, il secondo al di fuori di esso. Aumento del plus valore e diminuzione del saggio di profitto. (Bastiat)

3.2.23

Aumento delle giornate lavorative simultanee. (Accumulazione del capitale). Macchinario. L’aumento della parte costante del capitale in rapporto alla parte variabile investita in salario è uguale all’aumento della produttività del lavoro. Rapporto in cui deve aumentare il capitale, in presenza di un aumento della produttività, per occupare lo stesso numero di operai.

3.2.24

La percentuale sul capitale totale può esprimere rapporti differenti. Il capitale (come la proprietà) si basa sulla produttività del lavoro.

3.2.25

Aumento del tempo di lavoro supplementare. Aumento delle giornate lavorative simultanee (popolazione). (La popolazione può essere aumentata nella misura in cui diminuisce relativamente il tempo di lavoro necessario o il tempo richiesto per la produzione della forza-lavoro viva). Pluscapitale e sovrappopolazione. Creazione di tempo libero per la società.

 

3.3.

PROCESSO DI CIRCOLAZIONE DEL CAPITALE
 

 

3.3.1

Passaggio dal processo di produzione del capitale al processo di circolazione. Svalutazione del capitale attraverso l’aumento delle forze produttive (concorrenza). (Capitale come unità e contraddizione del processo di produzione e del processo di valorizzazione). Capitale come ostacolo alla produzione. Sovrapproduzione. (Domanda degli operai stessi). Ostacoli alla produzione capitalistica.

3.3.2

Sovrapproduzione. Proudhon. (Come è possibile che l’operaio paghi, nel prezzo della merce che compra, il profitto, e tuttavia riceva il suo salario necessario). Prezzo della merce e tempo di lavoro. Surplus ecc. (Prezzo e valore ecc.). Il capitalista non vende troppo caro; ma vende pur sempre al di sopra di quanto gli costa l’oggetto. Prezzo (frazionale). Bastiat. Caduta del prezzo frazionale. Il prezzo può cadere al di sotto del valore senza alcun danno per il capitale. Importanza del numero e dell’unità (misura) nella moltiplicazione del prezzo.

3.3.3

Accumulazione specifica del capitale. (Trasformazione del pluslavoro (reddito) in capitale). Proudhon. Determinazione del valore e determinazione del prezzo. Nell’antichità (schiavitù) non si ha sovrapproduzione, ma sovraconsumo.

3.3.4

Il saggio generale del profitto. Quando il capitalista vende soltanto ai suoi costi di produzione, si ha un trasferimento di plusvalore ad altri capitalisti. In ciò l’operaio non ci guadagna quasi nulla.

3.3.5

Ostacoli alla produzione capitalistica. Proporzione tra pluslavoro e lavoro necessario- Proporzione tra il surplus consumato dal capitale e il surplus trasformato in capitale. Svalutazione durante le crisi.

3.3.6

Il capitale uscendo dal processo di produzione, diventa di nuovo denaro.

3.3.7

Il pluslavoro o il plusvalore diventa pluscapitale Tutte le condizioni della produzione capitalistica si presentano ora come risultati del lavoro (salariaro) stesso. Il processo di realizzazione del lavoro è insieme il suo processo di realizzazione negativa.

3.3.8

Formazione di pluscapitale I. Pluscapitale II. Rovesciamento del diritto di appropriazione. Risultato principale del processo di produzione e di valorizzazione: la riproduzione e la nuova produzione del rapporto tra capitale e lavoro stesso, tra capitalista e operaio.

3.3.9

Accumulazione originaria del capitale. (L’accumulazione reale). Il capitale, una volta sviluppato storicamente, crea le proprie condizioni di esistenza (non come condizioni della sua nascita, ma come risultati della sua esistenza) (Prestazioni personali (in opposizione al lavoro salariato)). Rovesciamento della legge di appropriazione. Reale estraneità dell’operaio rispetto al suo prodotto. Divisione del lavoro. Le macchine ecc.

3.3.10

Forme che precedono la produzione capitalistica. (Sul processo che precede la formazione del rapporto capitalistico o l’accumulazione originaria).

3.3.11

Lo scambio di lavoro con lavoro si fonda sulla mancanza di proprietà dell’operaio.

3.3.12

Circolazione del capitale e circolazione del denaro. Presupposizione del valore nell’ambito di ciascun singolo capitale (strumento ecc.). Processo di produzione e processo di circolazione, momenti della circolazione. La produttività nei diversi capitali (branche industriali) condiziona quella del singolo capitale. Tempo di circolazione. La velocità di circolazione compensa la massa del capitale. Dipendenze reciproca dei capitali nella velocità della loro circolazione. Circolazione, momento della produzione. Processo di produzione e sua durata. Trasformazione del prodotto in denaro. Durata di questa operazione. Ritrasformazione del denaro nelle condizioni di produzione Scambio della parte del capitale con lavoro vivo. Costi di trasporto.

3.3.13

Costi di circolazione. Mezzi di comunicazione e di trasporto. (Divisione delle branche lavorative) (Associazione di molti lavoratori. Capacità produttiva di questa associazione). (Cooperazione di massa), Differenza tra condizioni di produzione generali e particolari.

3.3.14

Il trasporto al mercato (condizione spaziale della circolazione) rientra nel processo di produzione. Il credito, momento temporale della circolazione. Il capitale è capitale circolante. La circolazione del denaro è una mera parvenza. Sismondi. Cherbuliez, (Capitale. Suoi diversi elementi).

3.3.15

Influsso della circolazione nella determinazione del valore. Tempo di circolazione = tempo di svalutazione. Differenza del modo di produzione capitalistico da tutti quelli precedenti (universalità ecc.). Tendenza naturale del capitale a propagarsi. Abbreviazione della circolazione (credito). Storch. Ciò che il capitalista anticipa è il lavoro. (Malthus). Ostacoli alla produzione capitalistica. (Thompson).

3.3.16

Circolazione e creazione del valore. (Livellamento tra diversi capitali nelle condizioni di circolazione). Il capitale non è la fonte della creazione del valore. Costi di circolazione. La continuità della produzione suppone l’eliminazione del tempo di circolazione.

3.3.17

Ramsay. Tempo di circolazione. Perviene alla conclusione che il capitale è la vera e propria fonte del profitto. Ramsay. Confusione riguardo a plusvalore, profitto e legge dei valori. (No surplusvalue secondo la legge di Ricardo). Ricardo. Concorrenza. Quincey. La teoria del valore di Ricardo. Salario e profitto. Quincey. Ricardo. Wakefield. Condizioni della produzione capitalistica nelle colonie.

3.3.18

Plusvalore e profitto. Esempio (Malthus). Profitto e plusvalore. Malthus. Differenza tra lavoro e forza-lavoro. La singolare affermazione secondo la quale l’intervento di capitale non modificherebbe affatto il pagamento del lavoro. La teoria di Carey del buon prezzo del capitale per l’operaio. (Diminuzione del saggio di profitto). Wakefield sulla contraddizione tra teoria del lavoro salariato e teoria del valore in Ricardo.

3.3.19

Capitale inattivo. Incremento di produzione senza incremento preliminare di capitale. Bailey.

3.3.20

La definizione di capitale di Wade. Il lavoro, semplice opera del capitale. Il capitale come forza collettiva, Civilizzazione, con le mie osservazioni al riguardo. (Tutte le forze sociali del lavoro come forze del capitale. Manifattura. Industria. Divisione del lavoro. Unificazione formale di differenti branche di lavoro ecc, da parte del capitale. Scienza. Accumulazione originaria e concentrazione sono la stessa cosa. Associazione libera e associazione forzata. Il capitale nella sua differenza dalle forme precedenti).

3.3.21

Rossi. Che cos’è il capitale? È capitale, la materia prima? Necessariamente, è capitale il salario? (È capitale la sussistenza?).

3.3.22

Malthus. Teoria del valore e del salario. (Per il capitale si tratta di proporzione, per il lavoro soltanto di porzione. Vedi le mie osservazioni su plusvalore e la teoria di Ricardo. (Carey contra Ricardo). Malthus: il salario non [ha a che fare] con la proporzione. La teoria del valore di Malthus.

3.3.23

Lo scopo della produzione capitalistica è il valore (denaro) non la merce, il valore d’uso ecc. Chalmers. Ciclo economico Processo di circolazione. Chalmers.

3.3.24

Differenza nella rotazione. Interruzione del processo di produzione (o meglio non coincidenza di esso col processo lavorativo). Durata complessiva del processo di produzione (Agricoltura, Hodgskin). Periodi di produzione ineguali.

3.3.25

Il concetto di lavoratore libero implica che egli è povero. Popolazione e sovrappopolazione ecc.

3.3.26

Lavoro necessario. Pluslavoro. Sovrappopolazione. Plus capitale.

3.3.27

A. Smith. Il lavoro come sacrificio. (La teoria di Senior del sacrificio del capitalista). (Il surplus in Proudhon). A. Smith. Origine del profitto. Accumulazione originaria. Wakefield. Schiavo e lavoro libero. Atkinson. Profitto. Origine del profitto. MacCulloch.

3.3.28

Pluslavoro. Profitto. Salari. Economisti. Ramsay. Wade.

3.3.29

Capitale immobilizzato. Rotazione del capitale. Capitale fissato, John St. MilI.

3.3.30

Circolazione del capitale. Processo di circolazione. Processo di produzione. Rotazione. Il capitale è capitale circolante. Ma è anche capitale fissato. Costi di circolazione e tempo di lavoro. (Tempo libero del capitalista). (Costi d trasporto).

3.3.31

Circolazione. Storch. Metamorfosi del capitale e metamorfosi della merce. Ricambio formale e materiale del capitale. Differenti forme di capitale. Rotazioni in un dato periodo. Capitale circolante come carattere generale del capitale. L’anno, misura delle rotazioni de capitale circolante. Il giorno, misura del tempo di lavoro.

3.3.32

Capitale fissato (immobilizzato) e capitale circolante. (Surplus. Pudhon Bastiat). MilI. Anderson. Say, Quincey, Ramsay. Difficoltà con l’interesse composto, Creazione del mercato attraverso il commercio. Capitale fissato e capitale circolante. Ricardo. Denaro e capitale. Eternità del valore. Necessità di una riproduzione più o meno rapida. Sismondi. Cherbuliez. Storch. Anticipo del capitale al lavoro.

3.3.33

Capitale costante e variabile.

 

3.4.

CONCORRENZA
 

 

3.4.1

Plusvalore. Tempo di produzione. Tempo di circolazione. Tempo di rotazione.

3.4.2

CONCORRENZA.

3.4.3

Plusvalore. Tempo di produzione. Tempo di circolazione. Tempo di rotazione. Una parte del capitale nel tempo dì produzione, una parte nel tempo di circolazione. Tempo di circolazione. Plusvalore e fase di produzione. Il numero delle riproduzioni del capitale = al numero delle rotazioni. Plusvalore complessivo.

3.4.4

Ricambio formale e ricambio materiale nella circolazione del capitale. M—D-—M. D—M—D.

3.4.5

Differenza tra tempo di produzione e tempo di lavoro. Storch. Denaro. Ceto mercantile. Credito. Circolazione.

3.4.6

La piccola circolazione. Il processo di scambio tra capitale e forza-lavoro in generale. Il capitale nella riproduzione della forza-lavoro.

3.4.7

Triplice determinazione o modo della circolazione. Capitale fisso e capitale circolante. Tempo di rotazione del capitale complessivo suddiviso in capitale circolante e capitale fisso. Rotazione media di un capitale di tal genere. Influenza del capitale fisso sul tempo di rotazione complessivo del capitale. Capitale fisso circolante. Say. Smith. Lauderdale. (Lauderdale sull’origine del profitto).

3.4.8

Il processo di lavoro. Capitale fisso. Mezzo di lavoro. Macchina. Capitale fisso. Trasposizione delle forze di lavoro in forze del capitale, sia come capitale fisso che come capitale circolante. In che misura il capitale fisso (macchina) crea valore. Lauderdale. La macchina presuppone una massa di operai.

3.4.9

Capitale fisso e capitale circolante come due specie particolari di capitale. Capitale fisso e continuità del processo di produzione. Macchine e lavoro vivo. (L’invenzione come attività economica)

3.4.10

Contraddizione tra la base della produzione borghese (misura del valore) e il suo sviluppo stesso. Macchine ecc.

3.4.11

Significato dello sviluppo del capitale fisso (per lo sviluppo del capitale in generale). Rapporto tra creazione di capitale fisso e capitale circolante. Tempo disponibile. Crearlo è la vocazione fondamentale del capitale. Sua forma antitetica nel capitale. Produttività del lavoro e produzione di capitale fisso. (The Scurce and Remedy). Uso e consumo: Economist. Durabilità del capitale fisso.

3.4.12

Risparmio reale — economia — = risparmio di tempo di lavoro = sviluppo della produttività. Soppressione dell’antitesi tra tempo libero e tempo di lavoro. La vera comprensione del processo sociale di produzione.

3.4.13

La concezione storica di Owen della produzione industriale (capitalistica).

3.4.14

Capitale e valore, agenti naturali. L’entità del capitale fisso è l’indice del livello della produzione capitalistica. Determinazione di materia prima prodotto, strumento di produzione, consumo. Il Denaro è capitale fisso o capitale circolante? Capitale fisso e capitale circolante in rapporto al consumo individuale.

3.4.15

Tempo di rotazione del capitale consistente in capitale fisso e capitale circolante. Tempo di riproduzione del capitale fisso. Riguardo al capitale circolante, l’interruzione deve solo non essere tanto grande da rovinare il suo valore d’uso. Riguardo al capitale fisso, la continuità della produzione è assolutamente necessaria ecc. L’unità di tempo per il lavoro è il giorno; per il capitale circolante, l’anno. Con l’intervento del capitale fisso un più lungo periodo complessivo globale costituisce l’unità. Ciclo industriale. Circolazione del capitale fisso. Il cosiddetto rischio. Che tutte le patti del capitale diano uniformemente un profitto - è falso. Ricardo ecc. Una medesima merce ora è capitale fisso, ora è capitale circolante. Vendita del capitale in quanto capitale. Capitale fisso che entra in circolazione come valore d’uso. Ciascun momento che è presupposto dalla produzione, è al tempo stesso suo risultato. Riproduzione delle sue proprie condizioni. Riproduzione del capitale come capitale fisso e capitale circolante.

3.4.16

Capitale fisso e capitale circolante. Economist. Smith. L’equivalente del capitale circolante deve essere prodotto nell’anno. Quello del capitale fisso, no. Esso impegna la produzione di anni successivi.

3.4.17

Frais d’entreien.

3.4.18

Reddito da capitale fisso e da capitale circolante.

3.4.19

Lavoro libero = pauperismo latente. Eden.

3.4.20

Quanto più basso è il valore del capitale fisso in rapporto al suo prodotto, tanto più esso è adeguato allo scopo. Mobile e immobile, fisso e circolante. Nesso tra circolazione e riproduzione. Necessità della riproduzione del valore d’uso in un tempo determinato.

 

3.5.

IL CAPITALE FRUTTIFERO. TRASPORMAZIONE DEL PLUSVALORE IN PROFITTO
 

 

3.5.1

Saggio del profitto. Caduta del saggio del profitto. Saggio del profitto. Massa del profitto. Atkinson, A. Smith. Ramsay. Ricardo. Il plusvalore in quanto profitto esprime una proporzione decrescente. Wakefield. Carey. Bastiat.

3.5.2

Capitale e reddito (profitto). Produzione e distribuzione. Sismondi. Costi di produzione dal punto di vista del capitale. Profitto, idem [dal punto di vista del capitale]. Disuguaglianza dei profitti. Livellamento e saggio di profitto generale. Trasformazione del plusvalore in profitto. Leggi.

3.5.3

Plusvalore = proporzione del pluslavoro rispetto al lavoro necessario.

3.5.4

Valore del capitale fisso e sua produttività. Durabilità del capitale fisso, idem [sua produttività] - Le forze sociali, la divisione del lavoro ecc. non costano nulla al capitale. Differenza della macchina da tutto questo (economia del capitalista nell’impiego di macchine). Profitto e plusvalore.

3.5.5

Macchine e pluslavoro. Ricapitolazione della teoria del plusvalore in generale.

3.5.6

Proporzione tra le condizioni oggettive della produzione. Mutamento nella proporzione degli elementi del capitale.

3.5.7

Denaro e capitale fisso: suppone una certa quantità di ricchezza. (Economist). Rapporto tra capitale fisso e capitale circolante. Filandiere. (Economist)

3.5.8

Schiavitù e lavoro salariato (Steuart). Profitto da alienazione. Steuart.

3.5.9

Industria della lana in Inghilterra a partire da Elisabetta (Tuckett). Industria della seta (idem). Idem, acciaio, cotone.

3.5.10

Origine del lavoro salariato libero. Vagabondaggio, Tuckett.

3.5.11

Blake sull’accumulazione e il saggio di profitto (Fa vedere che i prezzi ecc, non sono indifferenti, perché una classe di meri consumatori non consuma e riproduce al tempo stesso). Capitale inattivo.

3.5.12

Agricoltura domestica all’inizio del XVI secolo. Tuckett.

3.5.13

Profitto. Interesse. Influsso delle macchine sul fondo di lavoro. Westminster Review.

3.5.14

Denaro come misura dei valori e criterio dei prezzi. Critica delle teorie dell’unità di misura del denaro.

3.5.15

Per la critica delle teorie del mezzo di circolazione e del denaro. Trasformazione del mezzo di circolazione in denaro. Tesaurizzazione. Mezzo di pagamento. Prezzi delle merci e quantità di denaro circolante. Valore del denaro.

3.5.16

Il capitale, non il lavoro, determina il valore delle merci. Torrens.

3.5.17

Minimo del salario.

3.5.18

1826. Cotone, macchine e operai. Hodgskin.

3.5.19

Come le macchine creano la materia prima. Industria del lino. Stoppa filata. Economist.

3.5.20

Macchine e pluslavoro.

3.5.21

Capitale e profitto. Il valore costituisce il prodotto. Rapporto dell’operaio con le condizioni del lavoro nella produzione capitalistica. Tutte le parti del capitale danno un profitto. Rapporto tra capitale fisso e capitale circolante nelle fabbriche del cotone. Il pluslavoro e il profitto secondo Senior. Tendenza delle macchine a prolungare il lavoro. Influenza del trasporto sulla circolazione ecc. Il trasporto elimina gradualmente l’accumulo. Pluslavoro assoluto e macchine. Senior.

3.5.22

Fabbriche di cotone in Inghilterra. Esempio per il problema: macchine e pluslavoro. Esempio di Symons. Glasgow. Fabbrica con telai meccanici ecc. (Questi esempi valgono per il problema del saggio del profitto). Modi diversi con cui le macchine diminuiscono il lavoro necessario. Gaskell. Lavoro come mercato diretto per il capitale.

3.5.23

Alienazione delle condizioni di lavoro del lavoro con lo sviluppo del capitale. (Inversione), L’inversione è alla base del modo capitalistico di produzione, non solo della sua distribuzione.

3.5.24

Merivale. Necessità di sostituire la dipendenza naturale dell’operaio nelle colonie con restrizioni artificiali.

3.5.25

Come la macchina ecc. risparmia materiale. Pane. Dureau de la Malle.

3.5.26

Consumo produttivo. Newman. Trasformazioni di capitale. Ciclo economico. (Newman)

3.5.27

Il Dr. Price. Potere innato del capitale.

3.5.28

Proudhon. Capitale e scambio semplice. Surplus. Necessità della mancanza di proprietà dell’operaio. Townsend. Galiani. L’infinito in processo. Galiani.

3.5.29

Anticipi. Storch. Teoria del risparmio. Storch. MacCulloch. Surplus. Profitto. Distruzione periodica di capitale. Fullarton. Arnd. Interesse naturale.

3.5.30

Interesse e profitto. Carey. Il prestito su pegni in Inghilterra.

3.5.31

Come il commerciante subentra al maestro artigiano.

3.5.32

Patrimonio mercantile.

3.5.33

Con gli equivalenti, il commercio è impossibile. Opdyke.

3.5.34

Capitale e interesse.

3.5.35

Due nazioni possono scambiare in base alla legge del profitto in modo da ottenere entrambe un profitto, ma una viene sempre avvantaggiata.

  Appendice I
 

BASTIAT E CAREY

  Bastiat, Harmonies Economiques, 2 édition, Paris 1851 XIV. Dei salari